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La mia fede sincretica

Mi chiamo Siria, sono natə in Italia in provincia di Milano nel ’97 da una famiglia italiana. Quest’anno vivrò il mio secondo Ramadan. Non provengo da una famiglia musulmana, quindi per me è importante spiegarvi in cosa consista il mio Iman (fede).

Ho sempre avuto fede, ho sempre percepito qualcosa più alto di me, dentro me, nella natura, nelle persone e nell’aria che respiro ogni giorno. Ho sempre sentito che dietro ogni evento c’è un significato più profondo.

La mia vocazione non ha mai avuto un’influenza culturale o familiare, viene da dentro. Dio non mi è stato trasmesso, l’ho sempre percepito come realtà. Ho esplorato tanti tipi di spiritualità, ho approfondito le filosofie orientali come il buddhismo, lo zen, il taoismo. Mi sono formata in scienze umane e ho vissuto il dedicarmi al sociale e all’educazione come una forma di amore, e l’Amore e la cura dell’altro come forma di Dio.

Ho esplorato le religioni native dei nostri antenati prima della conquista abramitica: l’animismo, la pratica dello sciamanesimo e la stregoneria tradizionale. Ho concluso dentro di me che Dio non è estraneo alla storia, ma ha anche avuto un tempo per manifestarsi: la mia fede vive nella piena comprensione di tale manifestazione, non solo nelle sue ultime forme, occupate fin troppo da istituzioni che hanno condannato e condannano l’esperienza diretta dello spirito. Istituzioni come la chiesa condannano le tradizioni native composte da tanti spiriti e dèi, tradizioni in cui gli sciamani sono in contatto con i regni dell’altrove e i guaritori praticano la medicina naturale e la medicina dello spirito. Tutto ciò nel corso della nostra storia è stato condannato come stregoneria, ma questa pratica è resistita, ed esiste tutt’oggi. Purtroppo, ne è scaturito un conflitto tra chi crede in un solo Dio e chi crede negli dèi, quando per me sono forme dello stesso creatore.

Il mio Ramadan da italiana animista e ritornata all'Islam

© Foto di Mohamed Nohassi / Unsplash

Credo in una spiritualità essenziale, lontana da templi, chiese o moschee. Credo nella forza della spiritualità vissuta in solitudine: d’altronde, il Profeta Muhammad SWT1 per incontrare Dio si è dovuto isolare in montagna. Dio, per me, si è prima di tutto manifestato nel contatto profondo e sacro con la natura e con le dimensioni extra-sensoriali dell’esistenza. Quindi, Dio ha cominciato a svelarsi nello sciamanesimo, che si è poi sviluppato nei politeismi. Dio si è manifestato prima nel suo creato: natura, animali, pietre, umani, dèi, spiriti, antenati, cibi, cicli agresti e pratiche divinatorie. Non credo in un Dio estraneo alla materia, credo che sia immanente dentro ogni cosa che ci circonda. È nello stupore della vita, nella luce, nelle tempeste, è nel nostro cuore, nel nostro agire, nelle nostre emozioni. È ogni atomo vivente, visibile e sottile.

Dio si è poi manifestato sotto forma di Rivelazione nell’antico testamento, nel nuovo testamento, nel Sacro Corano, nella Sunnah e negli hadith2, si è manifestato come verbo e parola nella bocca e nella mano dell’uomo.

Ho scoperto l’Islam e le religioni naturali in concomitanza. Le religioni animiste le ho scoperte a quindici anni e l’Islam a diciassette. A causa degli attacchi terroristici a Parigi, ho dovuto abbattere i miei pregiudizi e scoprire davvero che cosa fosse questa religione che tanto faceva e fa paura a tuttɜ, ed è in quel momento, dopo aver finito di leggere il Corano, che ho scoperto che si parlava di Amore e che è la religione a cui sento di appartenere. Molte delle cose che predica le avevo sempre pensate dentro di me, perché dentro di me ero sempre stata musulmana.

Il mio ritorno all’Islam è arrivato molto dopo e la mia libertà nel praticare è decisamente recente.

Allah è creatore di natura, di uomini e di jinn3 e tuttɜ noi otterremo la salvezza. L’Islam ha per precetto non discriminare mai le altre religioni perché Allah si è rivelato nelle verità di ogni religione. Difatti, all’Islam è sacra anche la Torah e la Bibbia. Questo tipo di spiritualità non è né accettata dalla comunità musulmana tradizionale, né dalla comunità politeista, ma è parte di me, e se la vivo in questo modo, significa che Dio lo desidera per me.

Jung diceva che il nostro io è costellato di fantasmi. Se entriamo nella nostra mente, si apre un vaso di Pandora composto da infinite sfaccettature di noi stessi; così per me è Dio, un viso che ne contiene milioni quanto è il numero delle esistenze.

Il mio Ramadan da italiana animista e ritornata all'Islam

© Foto di Masjid Pogung Dalangan / Unsplash

Venero solo e soltanto Allah, non perché sia l’unico Dio, ma perché per me puro monoteismo significa che c’è un’energia creatrice immanente in tutte le cose che conosciamo e che non conosciamo, energia che comprende anche me, te, fratelli e sorelle, persone di altri culti, animali, piante, minerali, dèi e spiriti detti anche jinn. Comprende le nostre emozioni, le nostre volontà, la nostra psiche, ogni oggetto intorno a noi, una Grande Madre solare che ha partorito tuttɜ noi.

Per me Allah è tutto ciò che esiste, perciò ho rispetto per tutto ciò che vive dentro di me e fuori di me. Pratico la spiritualità animista perché mi aiuta a comprendere meglio Allah in ogni sua forma. Si può parlare forse di sincretismo, una realtà che è parte dello zoroastrismo e di molte religioni antiche, che hanno ben presente un Dio creatore superiore a tutte le altre esistenze. Vale per la religione egizia, così come per la religione norrena, per alcune religioni afrodiscendenti e per le religioni nativo-americane. Semplicemente, a un certo punto, la religione del popolo di Abramo ha dominato sulle altre. Sebbene tutte le religioni del libro4 prevedano molte entità, è prevalsa – probabilmente più per questioni politiche e di conquista, che per vera fede – l’idea che chiunque si relazioni con delle divinità al di fuori di Dio sarebbe stato distrutto.

Tutt’oggi ci sono persone che uccidono in nome di Dio, ma in cuor mio non credo che Dio avrebbe voluto la distruzione di buona parte del suo creato e di chi lo proteggeva e lo protegge, o la distruzione di terre, fiumi, foreste, templi, di esseri umani e di animali. Dio è Amore, l’essere umano un bel po’ di meno perché purtroppo non è perfetto, spesso dimentica il percorso verso Dio e preferisce camminare verso l’accumulo di ricchezze effimere.

 

Siria Comite
©2023 Il Grande Colibrì
immagini: elaborazione da foto di Masjid Pogung Dalangan / Unsplash

 

  1. Abbreviazione di “Sall’Allahu alay-hi wa as-salam”, che vuol dire: “che la Grazia e la pace di Dio siano su di lui”.
  2. Se il Corano è parola rivelata direttamente e letteralmente da Dio, gli hadith e la sunna costituiscono una tradizione di detti e fatti che sono stati trasmessi intorno alla figura del profeta Muhammad.
  3. Enti intermediari tra esseri umani e angeli che possono intervenire nel mondo umano.
  4. L’Islam, il cristianesimo e il giudaismo

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