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Un sondaggio effettuato da Ipsos a Singapore ha rivelato che il 55% degli abitanti sarebbe contrario a rimuovere dal codice penale l’articolo 377A (analogo a quello appena cancellato dalla Corte suprema indiana) che punisce i rapporti sessuali tra maschi adulti.

Dati in miglioramento

I risultati, naturalmente, cambiano molto secondo il genere e l’età, con una maggiore apertura alle relazioni non per forza di tipo “tradizionale” tra le persone di genere femminile e soprattutto tra i giovani tra i 15 e i 24 anni. Come era prevedibile, invece, lo “zoccolo duro” del gruppo che si oppone, è costituito per la maggioranza da persone di genere maschile tra i 55 ed i 65 anni di età. I risultati sono tutt’altro che scoraggianti, se si vedono in un’ottica più ampia: nel 2014 un sondaggio simile vedeva una percentuale superiore al 78% di persone che dichiaravano che le relazioni tra persone dello stesso sesso erano “sbagliate“, mentre il 73% era contrario al riconoscimento delle unioni omosessuali. Inoltre, oggi il 33% degli abitanti di Singapore si dichiara “più aperto sull’argomento “relazioni tra persone dello stesso sesso” di quanto lo fosse cinque anni fa.

“Il governo è nel mezzo”

Il ministro degli affari interni di Singapore, K. Shanmugam, intervenendo dopo la sentenza indiana, ha detto: “Se osserviamo la questione, la nostra società è decisamente divisa. La maggioranza delle persone non vuole che l’articolo 377A sia cancellato, ma c’è una crescente minoranza che, invece, vuole eliminarlo“. “Il governo è nel mezzo” ha detto ancora, aggiungendo che sulla questione dovrà decidere il parlamento e che bisogna tenere conto dell’opinione pubblica. Secondo Robert McPhedran, responsabile di Ipsos, “questa ricerca indica che i valori delle persone che vivono a Singapore, rispetto alle tematiche LGBTQ (lesbiche, gay, bisessuali, trans e queer), si stanno gradualmente spostando. Come è successo globalmente nelle altre nazioni, il fatto che ci sia stato dibattito sulle relazioni tra persone dello stesso sesso ha contribuito a una maggiore accettazione tra la cittadinanza, particolarmente nelle nuove generazioni, anche se un ampio consenso sociale è lontano dall’essere raggiunto“.

Alessandro Garzi
©2018 Il Grande Colibrì
foto: PxHere (CC BY 2.0)

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