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Victor Madrigal-Borloz, esperto indipendente delle Nazioni Unite per la protezione contro la violenza e la discriminazione basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere, ha espresso preoccupazioni per lo stato dei diritti della comunità LGBTQIA (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersex e asessuali) in Ucraina.

Estrema destra

Nel suo rapporto, Madrigal-Borloz ha fatto riferimento al pericolo portato dai gruppi nazionalisti di estrema destra e all’odio e alla violenza che circondano le loro politiche omofobe.

Nella maggior parte dei casi la polizia si sarebbe limitata a “guardare” mentre gli estremisti compivano azioni come “entrare con la forza nei luoghi – anche chiusi – dove si svolgevano le riunioni, distruggere la proprietà altrui, compiere attacchi con gas o fumogeni, picchiare ripetutamente i partecipanti“. Queste violenze farebbero parte di una strategia volta a “silenziare” le persone LGBTQIA, che, per poter esercitare un loro diritto, avrebbero bisogno di misure di sicurezza troppo imponenti.

Chiesa e politica

A incoraggiare le politiche omofobe, inoltre, non poteva certamente mancare la Chiesa ortodossa. Nel 2018 le maggiori chiese ucraine hanno lanciato una potente campagna di pressione sulle autorità politiche per “difendere la famiglia“. Negli appelli fatti ai politici e nelle petizioni consegnate, la richiesta è quella di “proibire la propaganda gay in Ucraina per proteggere i valori della famiglia tradizionale“.

Un altro fattore, secondo il rapporto dell’esperto ONU, è la politica. La società ucraina è molto conservatrice in materia di sessualità e i politici cercano di evitare l’argomento in pubblico, dichiarando che il paese “non è ancora pronto” per questo argomento. Ma, fanno notare gli attivisti arcobaleno, “noi abbiamo soltanto questa vita“.

“Non sono stranieri”

Tutto questo, dice Madrigal-Borloz, porta a una spaccatura nella società ucraina: “Il paese è a un punto nel quale possono essere presi provvedimenti importanti nei confronti delle minoranze sessuali e della diversità di genere. Le persone LGBT non sono ‘gli altri’, non sono ‘stranieri’ alla società ucraina: sono i vostri fratelli e sorelle, i vostri figli, i vostri genitori e i vostri vicini. Sono i vostri amici, i politici che avete eletto e i vostri medici. Per questo è urgente che le autorità ucraine prendano tutte le misure previste nel piano nazionale di azione per i diritti umani per quello che riguarda i diritti umani e l’identità di genere“.

Alessandro Garzi
©2019 Il Grande Colibrì
foto: elaborazione da pxhere (CC0)

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