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L’ultimo rapporto del Pew Research Center ha confermato l’esistenza nel mondo di una sorta di polarizzazione per quello che riguarda l’accettazione sociale delle persone omosessuali, che cresce nelle aree dove le persone non considerano l’omosessualità come qualcosa da escludere dalla società, mentre scende dove c’è un clima ostile. In ogni caso, dal punto di vista globale, la percentuale di chi considera accettabile l’omosessualità è in crescita in tutto il mondo.

Polarizzazione

Le risposte date alla domanda cambiano a seconda del luogo di residenza delle persone, e non è una sorpresa che i paesi più “aperti” alle persone omosessuali siano principalmente nell’Europa occidentale e nel nord America. Allo stesso modo non dovrebbe sorprendere che questo dato sia influenzato dal grado di sviluppo economico (i paesi più sviluppati risultano quelli più “aperti”), dal livello di istruzione, dall’età, dalle idee politiche e dalla fede religiosa di chi risponde.

Per esempio, in 24 dei 34 paesi presi in esame è significativa la differenza di risposte tra le persone sotto i 29 anni e quelle sopra i 50: basti considerare i 56 punti percentuali di distanza in Corea del Sud (79% e 23%) ed i 36 in Giappone (92% e 56%) per coloro che “accettano” le persone omosessuali. Sono gli stessi due paesi che vedono la maggiore differenza in base al sesso delle persone intervistate: le donne sono più inclusive degli uomini (+14% in Corea, +13% in Giappone). Invece, la differenza di accettazione legata a un diverso livello di studio si evidenzia soprattutto in Grecia, dove il 72% di chi possiede un titolo di studio universitario considera accettabile l’omosessualità contro il 42% di chi non lo possiede.

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Destra e sinistra

È interessante il dato che riguarda la differenza di inclusività rispetto alle idee politiche. Se è vero che le persone “di destra” tendono ad accettare in misura minore l’omosessualità, i dati mostrano che questo avviene in linea con quelli che sono i dati generali dei diversi paesi. Negli Stati Uniti il 53% delle persone “di destra” si considera inclusiva contro percentuali che superano l’80% per le  persone “di centro” e “di sinistra”, mentre questi dati salgono al 79% per le persone tedesche “di destra” e superano il 90% per le altre.

Inoltre, prendendo in esame gli elettori dei partiti sovranisti europei, emerge che il 68% degli elettori di Vox in Spagna, il 76% dei simpatizzanti del partito di Marine Le Pen in Francia, il 74% di chi vota Alternative für Deutschland (Alternativa per la Germania) e l’89% dei nazionalisti xenofobi di Sverigedemokraterna (Democratici svedesi) hanno idee non ostili verso le persone omosessuali, nonostante le politiche portate avanti dai vertici dei loro partiti di riferimento.

coppia lesbiche bianche tristiAddirittura stupisce che il 36% degli elettori del partito di destra al potere in Polonia, Prawo i Sprawiedliwość (Diritto e giustizia; PiS) consideri “accettabile” l’omosessualità, come il 59% dei loro avversari politici. Va precisato che i dati sono stati raccolti prima dell’inizio della campagna elettorale nel paese est-europeo, che il PiS ha deciso di basare proprio sull’omofobia, facendola diventare un tratto distintivo del proprio programma.

Religione

Un altro elemento discriminante, per quello che riguarda l’accettazione delle persone omosessuali, è la religione. In alcuni paesi i dati cambiano molto tra coloro che considerano la religione “molto importante” e chi la considera “non molto importante”. Ad esempio, in Israele l’accettazione tra le persone religiose è del 22%, tra coloro che non considerano la religione molto importante è del 62%.

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Differenze ci sono, comunque, anche secondo la confessione religiosa. Tra i paesi a maggioranza cristiana, quelli storicamente cattolici hanno gradi di accettazione più alti in Europa occidentale (è del 77% tra le persone religiose in Spagna e del 62% in Italia), mentre risulta bassa in Polonia, Slovacchia e Lituania. L’accettazione delle persone omosessuali è invece molto bassa tra chi pratica la religione islamica, anche se, in casi come la Nigeria è bassa sia tra i musulmani (8%) che tra i cristiani (6%), mentre in Israele risultano più inclusivi gli ebrei (53% contro il 17% degli israeliani musulmani).

Italia immobile

Per l’Italia, potremmo dire: bene, ma non benissimo. I dati raccolti nel 2019 vedono il 75% degli italiani rispondere che le persone omosessuali dovrebbero essere accettate nella società. Il problema è che, leggendo i dati storici, questa cifra non sale, dato che nel 2002 rispondeva allo stesso modo il 72% degli italiani. Ma se 18 anni fa questo dato era paragonabile al 69% dei canadesi, al 74% dei britannici e al 77% di francesi, oggi questi tre paesi hanno una percentuale di apertura verso le persone omosessuali dell’85% in Canada e dell’86% nei due paesi europei in esame.

accettazione omosessuali paesi mondoAlessandro Garzi
©2020 Il Grande Colibrì
immagini: Il Grande Colibrì

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