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Che il nuovo presidente brasiliano Jair Bolsonaro non sia esattamente aperto con le minoranze, non è certo una notizia. Può diventare una notizia, invece, il fatto che l’ingerenza del capo di stato sudamericano possa arrivare anche alla pubblicità televisiva: il presidente ha, infatti, fatto esplicitamente pressioni affinché venisse cancellato lo spot del Banco do Brasil perché comprendeva tra i protagonisti anche persone transgender, tatuate, nere e donne – non proprio il target favorito dal presidente!

Ufficialmente, secondo quanto ha dichiarato un responsabile della banca al quotidiano Folha de S. Paulo, la decisione di eliminare la pubblicità sarebbe stata “consensuale”. Bolsonaro avrebbe chiesto ai vertici della banca non “soltanto” che lo spot venisse tolto dalla circolazione, ma anche che venisse allontanato il direttore del marketing della banca, Delano Valentim, ordine che è stato ovviamente eseguito.

L’ironia di Burger King

Su questo tipo di interferenza ha recentemente ironizzato Burger King. In una storia su Instagram, il gigante del fast food americano ha lanciato un casting per un ipotetico spot della catena. Si cercavano persone che avessero “partecipato allo spot di una banca censurato nelle ultime settimane. Puoi essere uomo, donna, bianco, nero, gay, etero, trans, giovane o vecchio. Contattaci“.

Il fan club del presidente ha lanciato immediatamente l’hashtag #BoicoteBurgerKing (boicotta Burger King), che, come si può pensare, non ha tardato molto a diventare “di tendenza”. Alla fine si è espresso anche Bolsonaro stesso in un post su Facebook: “Ogni azienda è libera di promuovere i valori che preferisce. Alla fine decide il pubblico. Ciò che non può essere permesso è l’uso del denaro dei lavoratori per questo. Non è censura, è rispetto per la popolazione brasiliana“.

In ogni modo, Burger King è molto attivo nel campo della promozione delle diversità in Brasile, ovviamente nei modi ed entro i limiti di quelli che sono gli interessi di un’azienda. Durante lo scorso Pride a San Paolo, ad esempio, i Burger King dell’Avenida Paulista avevano cambiato il loro nome in Burger Gay, Burger Queen, Burger Trans e Burger Bi. Inoltre era stata creato un apposito “Shake Unicornio” ed erano stati distribuiti gadget pubblicitari durante la parata.

Alessandro Garzi
©2019 Il Grande Colibrì
foto: elaborazione da rwpixel.com (CC0)

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