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Le notizie di questa settimana:
Fotografia – Le famiglie lesbiche in Alabama
Cannabis – Perché le bisessuali fumano di più?
Stati Uniti – L’estinzione dei bar per lesbiche
India – Un nuovo film lesbico da Bollywood
Australia – Un matrimonio prima di morire

Fotografia – Le famiglie lesbiche in Alabama. La serie di scatti “Living in Limbo” (Vivere nel limbo) di Carolyn L. Sherer mostra le coppie lesbiche, con o senza figli, di Birmingham (Alabama, USA).

Quando Carolyn L. Sherer ha iniziato a fotografare le lesbiche e le loro famiglie, molte sceglievano di non mostrare il volto. “Ho chiesto alle partecipanti di prendere in considerazione la propria reazione emotiva a tre parole, proposte in questa sequenza: ‘lesbica’, ‘orgoglio’ e ‘pregiudizio’ – racconta – Molte tra le donne più anziane scoppiavano a piangere quando dicevo ‘pregiudizio’ e a volte anche quando dicevo ‘lesbica’. Mi spiegavano che avevano paura ad usare quella parola o a parlarne. Le giovani, invece, esclamavano cose del tipo: ‘Lesbica?! Noi siamo queer!’“. [slate.com]

Cannabis – Perché le bisessuali fumano di più? Le donne bisessuali fanno uso della marijuana più di lesbiche ed etero: colpa della bifobia e del mancato riconoscimento da parte delle altre donne.

Molte delle donne bisessuali intervistate hanno spiegato di fumare la marijuana per le solite ragioni (gestire il dolore, alleviare l’ansia…), ma tante hanno citato motivazioni direttamente collegate alla loro bisessualità. Per alcune le esperienze di rifiuto o di esclusione all’interno di gruppi di altre donne etero o lesbiche ha contribuito ad aumentare il loro consumo di marijuana. “Se sei una persona bisessuale, puoi sentirti sperduta, perché non hai per forza una comunità che ti sostiene – spiega una donna di 43 anni – Forse la marijuana è un modo per distrarsi o per resistere“. [thedailybeast.com]

Stati Uniti – L’estinzione dei bar per lesbiche. Sempre più bar lesbici stanno chiudendo i battenti negli Stati Uniti, anche nelle città più LGBT-friendly: i costi sono troppi alti e la clientela troppo scarsa.

I bar lesbici storici sono stati spinti fuori da quartieri gay sempre più gentrificati? Le donne lesbiche e bisessuali oggi sono più a loro agio negli spazi degli uomini gay e sono più propense ad andare in bar dominati dai maschi se è più comodo? La generazione precedente a “The L Word” è cresciuta e si è stabilizzata e le altre preferiscono usare Tinder? Certo, possiamo ancora vederci fuori, ma quello di cui abbiamo bisogno è un classico luogo fatto di mattoni e malta, che sia sicuro e dove andare nella speranza di rilassarci insieme a persone come noi. [shewired.com]

India – Un nuovo film lesbico da Bollywood. Al centro del film indiano “Family Album” (Album di famiglia), con le star cinematografiche Swastika Mukherjee e Paoli Dam, ci sarà una vicenda lesbica.

Quando le è stato chiesto del punto di vista omosessuale del film che ha come protagoniste due donne, Swastika Mukherjee ha risposto: “Il mio personaggio ha una persona speciale nella sua vita. Ogni essere umano può avere una persona speciale nella propria vita. Nel mio caso è una donna: non è un grosso problema. Il personaggio che sto interpretando è circondato dai propri familiari e dagli amici, come tutti voi. E’ un film che può essere visto da tutta la famiglia. Non c’è nulla di volgare e sono convinta che il pubblico accetterà il mio ruolo, che non è molto convenzionale“. [ndtv.com]

Australia – Un matrimonio prima di morire. Una coppia di lesbiche australiane vuole sposarsi in Australia, prima dell’imminente morte di una delle due donne: è partita la raccolta fondi per aiutarle.

Per la coppia di Devenport Sandra Yates e Lee Brandsen il dibattito su se e quando il matrimonio tra persone dello stesso sesso sarà legalizzato sembra un fastidioso rumore. Non hanno tempo per attendere la legalizzazione in Australia. La battaglia di Lee contro la malattia al polmone, quella al cuore e l’artrite, le concede appena poche settimane di vita. Per questo l’associazione Marriage equality sta raccogliendo fondi per mandarle a sposarsi in Nuova Zelanda. “Vogliamo farlo legalmente – spiega Sandra – perché le persone hanno il diritto di sposarsi“. [smh.com.au]

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