Skip to main content

Due esponenti politici del comune di Mejjat, in Marocco, un consigliere del Parti Authenticité et Modernité (Partito autenticità e modernità, PAM) e il vicepresidente del comune, appartenente al Parti du Progrès et du Socialisme (Partito del progresso e del socialismo, PPS), insieme a una terza persona sono stati arrestati e processati lunedì con le accuse di omosessualità e ubriachezza.

I fatti, che si sono svolti domenica scorsa, sono stati giudicati dal Tribunale di primo grado della città di Imintanout che ha condannato a un mese di carcere e ad ammende pecuniarie di diversa entità i tre protagonisti della vicenda, benché all’inizio fosse stata accreditata dal consigliere comunale la versione di uno stupro ai suoi danni ad opera degli altri due coimputati. La notizia è stata originariamente pubblicata sul quotidiano Al Akhbar e poi ripresa dal sito H24infoSecondo un’altra fonte, i tre condannati si sarebbero resi colpevole di una violenza nei confronti di un quarto uomo, anch’egli consigliere comunale, che avrebbe denunciato i suoi violentatori alla gendarmeria del paese. Le Site Info precisa anche che il vicepresidente comunale sarebbe comunque stato assolto dall’accusa di ubriachezza.

Ma mentre i prossimi gradi di giudizio chiariranno forse meglio la volontarietà o meno della partecipazione ai rapporti consumati, resta irrisolto il problema che vede, in Marocco come in quasi tutto il continente africano, criminalizzato e vilipeso l’amore tra due persone dello stesso sesso.

Michele
©2018 Il Grande Colibrì

Leggi anche:

2 condanne per “sodomia” in un Marocco che cambia

Marocco, la società condanna l’aggressione omofoba

Leave a Reply