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Jakub e Dawid sono entrambi polacchi e si sono sposati nel giugno del 2017 a Madeira, in Portogallo. La primavera dell’anno successivo, i due avevano provato a trascrivere il loro matrimonio allo stato civile polacco, ottenendo però un rifiuto. In Polonia non solo non esiste il matrimonio egualitario, ma la Costituzione, all’articolo 18, parla chiaro: “Il matrimonio, visto come l’unione di un uomo e di una donna, la famiglia, la maternità e la genitorialità sono posti sotto la protezione della Repubblica di Polonia”.

Una sentenza storica

Nonostante l’articolo della Carta lasciasse poco spazio alle interpretazioni, i due hanno deciso di andare avanti, con l’appoggio di Kampania Przeciwko Homofobii (Campagna contro l’omofobia; KPH), un’associazione per i diritti delle persone LGBTQIA (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersessuali e asessuali).

L’11 febbraio il tribunale amministrativo provinciale di Varsavia ha decretato che l’articolo 18, spesso utilizzato come “dogma” da parte degli oppositori della legalizzazione delle unioni tra persone dello stesso sesso, “non costituisce un ostacolo alla trascrizione di un matrimonio contratto all’estero” e “non proibisce al legislatore di rendere legale lo status di questo tipo di unioni che non rientrano nella definizione tradizionale di matrimonio”.

unioni gay

Reazioni contrastanti

Nonostante Jakub e Dawid abbiano, di fatto, perso il processo, sentono di aver fatto un importante passoverso il successo finale. Questo smantella il mito dell’articolo 18. Negli anni era stato usato da politici e giornalisti per dirci che le unioni civili fossero contro la Costituzione e ora quella certezza è caduta come un castello di carte”. Secondo Adam Kuczyński di KPH, il verdetto va nella giusta direzione “nella lotta per i diritti delle persone LGBT: è il primo giudizio di un tribunale polacco, per quanto ne sappia, nel quale viene dichiarato esplicitamente che l’articolo 18 non proibisce l’istituzione delle unioni civili in Polonia”.

Naturalmente, c’è chi non ha preso il giudizio con la stessa soddisfazione. Il sito conservatore wPolityce.pl, ribadisce che “il matrimonio è soltanto quello tra un uomo e una donna” e che non ci possono essere “altre unioni contro natura, che coinvolgano persone di altro tipo o animali”.

Alessandro Garzi
©2019 Il Grande Colibrì
foto: Il Grande Colibrì / elaborazione da Firefox OS (CC BY 4.0)

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