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Una cerva che desidera ardentemente diventare un cervo, un principe che sposa un giovanotto suo pari e una Biancaneve dalla pelle nera. Sono questi alcuni dei protagonisti di “Meseország mindenkié” (Una favola per tutti), una piccola, graziosissima raccolta di fiabe scritta dall’autore ungherese Boldizsár Nagy. All’interno del volume, che è stato pubblicato dall’associazione lesbica Labrisz (Ascia bipenne), trovano posto numerose altre storie pensate per avvicinare l@ più piccol@ a temi quali l’inclusione e il rispetto delle diversità. Un progetto davvero ambizioso e ammirevole, che si è però dovuto ben presto scontrare con la durissima opposizione del governo ungherese.

Questo volume contiene comportamenti “incompatibili con i ruoli di genere tradizionali”: al fine di “proteggere” potenziali acquirenti, il governo ha deciso di apporre questo disclaimer sulla copertina di tutti i libri considerati distanti dalla morale, e quindi anche su “Meseország mindenkié”, un libro spacciato per una raccolta di fiabe, ma che al suo interno nasconderebbe in realtà qualcosa che Viktor Orbán e i suoi considerano estremamente pericoloso. Questa ennesima prova di forza getta ulteriori ombre sull’operato di un governo già tristemente famoso per i continui e pesantissimi attacchi alla comunità LGBTQIA (lesbiche, gay, bisessuali, trans, queer, intersex, asessuali) locale.

Non toccate le fiabe!

Immediate le repliche di Labrisz, le cui componenti hanno annunciato battaglia. Grazie al sostegno e al supporto dell’associazione in favore dei diritti LGBTQIA Háttér Társaság (Società background), le autrici del volume hanno infatti deciso di sporgere denuncia contro le disposizioni governative “discriminatorie e incostituzionali”. Una scelta coraggiosa e di grande importanza, anche se indubbiamente difficoltosa e costellata di enormi ostacoli da superare.

Perché no, un piccolo libro da solo non basta a sconfiggere per sempre l’omobitransfobia che avvelena il governo ungherese. È necessario molto altro, è necessario fare di più. È necessario unirsi al grido di quant@ intendono lottare contro le discriminazioni messe in atto da chi ancora crede all’esistenza di una pericolosa “propaganda omosessuale” organizzata per traviare le menti di piccol@, innocenti lettor@ di favole.

Nicole Zaramella
©2021 Il Grande Colibrì
immagine tratta da “Meseország mindenkié”

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