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Rispondendo alle domande dell’istituto di ricerca IFOP rivolte a un campione che comprendeva Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna, il 37% delle donne europee ha dichiarato a marzo di quest’anno di non aver avuto rapporti sessuali nell’ultimo mese. La percentuale variava dal 28% delle spagnole al 46% delle britanniche, passando per il 32% delle italiane. Rispetto a cinque anni fa, la percentuale generale è aumentata di 5 punti, che diventano 10 in Francia (mentre in Italia non ci sono state variazioni significative).

Il dato non sorprende se si pensa a tutte le restrizioni sanitarie legate alla pandemia di COVID-19, ma potrebbe rientrare in un processo più ampio, dal momento che, anche prima del 2020, alcuni studi avevano evidenziato una progressiva diminuzione dell’attività sessuale nelle fasce d’età più giovani. Resta comunque un dato significativo: di solito il livello di soddisfazione per la propria vita sessuale cresce con l’aumentare della frequenza dei rapporti. Per la maggior parte dei casi, insomma, fare meno sesso non è una scelta o comunque non è la scelta che rende più felici.

Rapporti e partner

Il 17% delle europee fa sesso due o più volte alla settimana, con profonde differenza tra paese e paese: nel Regno Unito la percentuale scende al 14%, mentre in Spagna schizza al 25%. L’Italia, con il 19%, è abbastanza vicina alla media continentale. Il 20% delle donne che sono in coppia da meno di un anno hanno più di 3 rapporti alla settimana, come il 13% delle musulmane (una percentuale più che doppia rispetto sia alle donne di altre fedi sia a quelle atee).

coppia eterosessuale asiatica lettoCi sono forti differenze anche nel numero dellə partner sessuali: ne ha avutə unə solə l’11% delle donne tedesche e il 28% delle italiane. Specularmente, il 9% delle italiane ha avuto più di dieci partner, contro il 20% delle francesi. Questo dato sale al 27% tra le donne lesbiche e bisessuali e raggiunge la stessa percentuale anche tra quelle che si identificano nella sinistra radicale. In generale, però, un maggior numero di partner si traduce in una minore soddisfazione sessuale.

Soddisfazione sessuale

In ogni caso, il 77% delle donne europee si dichiara soddisfatto della propria vita sentimentale e il 72% giudica positivamente la propria vita sessuale. Le percentuali scendono tra le donne lesbiche e bisessuali, rispettivamente al 71% e al 66%. In generale la soddisfazione sentimentale e sessuale vanno di pari passo: i problemi nascono in entrambi i casi quando si è single o quando si ha unə partner che non presta attenzione al piacere della compagna, quando si percepisce se stesse o lə partner come bruttə.

È significativo scoprire, inoltre, che le donne di sinistra risultano sessualmente più insoddisfatte di quelle di destra. Allo stesso modo, le donne credenti praticanti lo sono decisamente più di quelle non praticanti (mentre le differenze tra donne credenti e non credenti non sono particolarmente significative). Come fa notare lo studio, “l’affrancamento da forme di moralità conservatrice – che tendono a limitare la sessualità femminile al matrimonio e alla procreazione – sembra facilitare l’espressione di un disagio“. Un disagio che nel 2021 è cresciuto soprattutto in Francia, mentre negli altri paesi è rimasto sorprendentemente inalterato (o quasi), nonostante il periodo di distanziamento fisico e lockdown.

donna bianca triste depressaSesso orale

Per quanto riguarda le pratiche sessuali, la ricerca analizza in particolare le abitudini legate al sesso orale, anche se con la grave pecca, che rispecchia una concezione maschilista della sessualità, di considerarlo solo come stimolazione dei genitali maschili, ignorando del tutto il cunnilingus. Il 72% delle donne dichiara di praticare regolarmente la fellatio, il 28% di ricevere lo sperma in bocca e il 22% di ingoiarlo. Rispetto al 2016, le cose sono cambiate molto, seguendo traiettorie diverse in ogni paese. Le percentuali sono calate in Francia, mentre sono aumentate molto in Germania e nel Regno Unito. In Spagna e in Italia aumentano le donne che praticano il sesso orale, ma diminuisce quella delle donne che ingoiano lo sperma.

Lo studio apre un focus su quelli che definisce “giochi sessuali resi popolari dai film porno e che segnano una forma di sottomissione simbolica al partner maschile“. Si scopre così che il 34% pratica più o meno regolarmente il facefucking (l’uomo tiene la testa della partner mentre le infila il pene dentro e fuori dalla bocca), il 12% riceve facial (l’uomo schizza il proprio sperma sul volto della partner) e l’11% quello che a volte viene chiamato dick slap (l’uomo colpisce ripetutamente il volto della partner con il proprio pene). Queste pratiche sono più diffuse tra le donne più giovani, tra quelle che si considerano più belle, che fanno più spesso sesso e che consumano materiale pornografico. Le percentuali crescono molto anche tra le donne bisessuali.

Facial e dick slap sono diffusi soprattutto in Italia, mentre per il facefucking l’Italia è molto al di sopra della media, ma viene superata dalla Spagna. È però significativo che tutte queste pratiche sono in calo in Francia, Italia e Spagna (dove addirittura la percentuale di donne che si fanno “schiaffeggiare” dal pene del partner è crollata in cinque anni dal 36% al 13%), probabilmente per effetto della presa di coscienza seguita al movimento #metoo: le donne non devono accettare qualsiasi cosa e, se ritengono un’azione degradante e/o poco piacevole, devono rifiutarsi di farlo. Al contrario, in Germania e nel Regno Unito le percentuali sono cresciute.

coppia eterosessuale nera pettoSesso anale

Il focus sul sesso anale è stato strutturato con una maggiore attenzione a non considerare solo pratiche incentrate sul piacere maschile, ma anche qui si segnala una dimenticanza piuttosto grave: non si sono presi in considerazione i rapporti tra donne. Il sesso anale è considerato come qualcosa che le donne possono sperimentare solo con un uomo, anche se per fortuna l’IFOP non si è limitato a considerare la donna come il soggetto per forza “passivo” del rapporto.

In ogni caso, scopriamo che le donne italiane sono penetrate analmente più spesso della media europea (22% contro 19%) e hanno le percentuali più alte per quanto riguarda l’anilingus (20% contro 15%) e il ricevere sperma nell’ano (17% contro 13%). Si torna sulla media continentale, invece, quando il soggetto passivo è l’uomo: l’11% delle donne europee penetra il proprio partner con le dita, il 9% con la lingua, il 6% con degli oggetti. Gli uomini si fanno penetrare dalle loro partner molto più frequentemente in Spagna che in qualsiasi altro paese.

François Kraus, direttore delle ricerche sulla sessualità dell’IFOP, conclude: “Se le differenze nelle rappresentazioni legate alla sessualità o al ruolo delle donne tra paesi del nord e paesi mediterranei creano diverse situazioni per quando riguarda pratiche sessuali e benessere sessuale, questa indagine mostra chiaramente una tendenza generale verso una maggiore autonomia sessuale delle donne europee per effetto di un cambiamento delle rappresentazioni culturali e del dibattuto pubblico sul tema“. In una società più aperta e più attenta al benessere di ogni persona, i rapporti sessuali tenderanno a diventare più piacevoli e appaganti per tuttə, indipendentemente dal genere e dall’orientamento sessuale.

Pier Cesare Notaro 
©2021 Il Grande Colibrì
immagini: Il Grande Colibrì / elaborazioni da Ba Tik (CC0) / da Pikist (CC0)  / Il Grande Colibrì

 

Pier Cesare Notaro: “Antifascista, attivista per i diritti delle persone LGBTQIA e delle persone migranti, dottore di ricerca in scienze politiche, mi sono interessato da subito ai temi dell’intersezionalità” > leggi tutti i suoi articoli

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