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“Se la FIFA vuole imporre sanzioni contro lo Zambia, giocheremo in un campionato locale” afferma Masha Chilemena, ex membro del comitato esecutivo della Football Association of Zambia (Federcalcio dello Zambia; FAZ). Perché la normativa mondiale della Federazione internazionale di calcio (FIFA) vieta le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale, ma in un paese dove l’omosessualità è illegale ci sono molti muri da dover abbattere. Muri alti e forti. “Lo Zambia è una nazione cristiana e ogni regolamento della FIFA che sia in conflitto con il cristianesimo non è il benvenuto” sostiene Chilemena, che aggiunge: “La FAZ non può andare contro ciò che è previsto dalla legge del paese”.

Ma qual è la ragione di tali polemiche? È il nuovo progetto di regolamento della FAZ, che contiene una clausola che vieta le discriminazioni legate all’orientamento sessuale e che si è rivelato tutt’altro che ben accetto [Il Grande Colibrì].

Su questo argomento la differenza tra il nuovo ed il vecchio regolamento si trova all’articolo 3, che attualmente recita: “La discriminazione di qualsiasi tipo contro un paese, una persona fisica o un gruppo di persone per ragioni di origine etnica, sesso, lingua, religione, opinione politica o qualsiasi altro motivo, è severamente vietata ed è punibile con la sospensione o l’espulsione “.

Il nuovo articolo, invece, è più completo: “La discriminazione di qualsiasi tipo contro un paese, una persona fisica o un gruppo di persone per motivi di razza, colore della pelle, origine etnica, nazionale o sociale, sesso, lingua, religione, opinione politica o qualsiasi altra opinione, ricchezza, nascita o qualsiasi ogni altra condizione, orientamento sessuale o qualsiasi altro motivo, è severamente vietata e punibile con la sospensione o l’espulsione”,

Contro questo progetto sono volate frasi molto pesanti. Il presidente dell’International Federation of Christian Churches (Federazione internazionale delle chiese cristiane; IFCC), Simon Chihana, ha detto che accettare questa clausola sarebbe come “invocare l’ira di Dio”, perché “siamo una nazione benedetta e non possiamo permettere che un individuo o un’istituzione porti qui gli avvenimenti di Sodoma e Gomorra”. Molti leader della Chiesa si sono uniti nell’indignazione, ma anche molti calciatori.

La comunità LGBTQI (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer e intersessuali) e coloro che lottano per i diritti degli esseri umani non possono nemmeno aspettarsi che il presidente zambiano venga in loro aiuto. Edgar Lungu, rieletto l’anno scorso, in relazione alla clausola ha parlato contro i diritti omosessuali, come del resto ha spesso fatto durante il suo incarico precedente. Nel 2013, dopo l’arresto di due uomini gay, dichiarò che “coloro che sostengono i diritti degli omosessuali dovrebbero andare all’inferno: questa questione è estranea al nostro paese” [Times Live].

In un’intervista con la BBC, il 20 novembre 2016, Landilani Banda, docente presso l’Università del Zambia, ha cercato di chiarire la questione. “Non c’è motivo di allarme: il fatto è che la legge in Zambia non criminalizza l’omosessualità. Ciò che per la legge è un crimine è la sodomia, cioè ‘un’offesa contro l’ordine della natura’”. “Si tratta di sodomia quando una persona ha un rapporto sessuale con un’altra persona dello stesso sesso – ha aggiunto Banda – Alla luce di questo, è giustissimo che la FAZ voglia includere una clausola che proibisce le discriminazioni sull’orientamento sessuale e l’identità di genere”. Poi ha concluso: “La posizione della FIFA è in linea con gli standard internazionali per i diritti umani, lo Zambia dovrebbe essere vincolato da questi stessi standard” [Il Grande Colibrì].

Per essere precisi, la legge dello Zambia prevede una pena detentiva di 14 anni per il reato di sodomia. Inoltre il codice penale punisce sempre con 14 anni anche gli “atti indecenti”, che non vengono specificati e che ci dobbiamo immaginare [Library Of Congress]. Comunque, una legge che criminalizzi la sodomia e gli atti indecenti, criminalizza di fatto l’omosessualità.

 

Ginevra
©2017 Il Grande Colibrì

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