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Dai risultati della Quinta conferenza nazionale su HIV/AIDS che si è svolta nella provincia sud-occidentale dello Yunnan, è emerso che sarebbero 820.756 le persone “che vivono con HIV o AIDS” alla fine di giugno nella Repubblica Popolare Cinese, con un incremento del 14% rispetto all’anno precedente. Wang Bin, uno dei responsabili della commissione nazionale della sanità, ha dichiarato che l’80,4% dei pazienti in Cina ha ricevuto una cura contro il virus prima della fine dello scorso anno.

Dalle trasfusioni al sesso

I dati della commissione dicono che, da quando la malattia è stata scoperta la prima volta nel paese alla fine di giugno, sono stati 253.031 i morti di AIDS in Cina e che, soltanto nel secondo trimestre del 2018, sono stati scoperti 40.104 nuovi casi, il 93,1% per infezioni avvenute tramite rapporti sessuali.

In passato la malattia si era diffusa soprattutto mediante la trasfusione di sangue. In particolare negli anni ‘90 un programma governativo aveva portato all’infezione di decine di migliaia di persone nella provincia centrale dello Henan: in alcuni casi erano stati infetti villaggi interi. Oggi, riporta l’agenzia Xinhua, le infezioni di questo tipo “sono praticamente ridotte a zero“.

Alessandro Garzi
©2018 Il Grande Colibrì
foto: Il Grande Colibrì

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