Skip to main content

Libri su LGBTQIA+ ritirati nello Utah

In Utah, negli Stati Uniti d’America, i genitori di alcunə studentə hanno avuto da ridire su una cinquantina di libri scolastici, la maggior parte dei quali trattano temi LGBTQ. 52 libri di 41 autorə sono stati ritirati dalle biblioteche dell’Alpine School District ma già altri 32 sono entrati nel mirino degli “attenti” genitori.

I 52 libri ritirati dalle biblioteche dell’Alpine School District. © foto di PEN America

I 52 libri ritirati dalle biblioteche dell’Alpine School District. © foto di PEN America

Nei mesi scorsi è stata approvata una politica per i testi delle biblioteche scolastiche sui “materiali sensibili” per cui vanno rimossi tutti i libri definiti come pornografia.
La Chapter Leader di PEN America Utah, Paisley Rekdal, dichiara:

“Vietare questi libri da parte del distretto scolastico Alpine, alcuni dei quali sono testi amati dalla mia infanzia, è un errore grave e deludente. Mettere al bando i libri che affrontano la complessità della sessualità, del genere, dell’identità e della giovane età adulta per timore che i lettori più giovani non riescano a distinguere tra realtà e finzione e non saranno in grado di comprendere e persino criticare da soli qualsiasi idea che li metta in discussione è sia condiscendente che ingenuo. Le persone desiderano più, non meno complessità, e ai giovani lettori dovrebbero essere forniti i testi e gli strumenti che consentono loro di navigare nel mondo in cui vivono realmente”.

Infatti PEN denuncia una pericolosa escalation. Mesi fa, una bambina di 10 anni della Louisiana ha creato una biblioteca gratuita di libri LGBTQ dopo che i conservatori hanno tentato di togliere libri sulla sessualità, l’identità di genere ed il razzismo.

In Canada esorcismi contro studenti LGBTQIA+

Dopo molti anni, 18 ex studentə della scuola cristiana Christian Center Academy di Saskatoon, in Canada, hanno presentato denunce contro funzionari della scuola per abusi, rituali ed esorcismi contro studentə omosessuali.

I funzionari della scuola definivano lə ragazzə gay “un abominio”. A volte lə sospendevano dalle lezioni e lə picchiavano violentemente. Altre volte hanno messo in pratica rituali violenti sia a scuola che nelle loro case di famiglia.
Nonostante adesso la scuola dichiari di essere un luogo sicuro lasciando al passato certi comportamenti, lə ex studentə affermano che molti di quei funzionari lavorano tutt’ora all’interno dell’istituto. Purtroppo ci vorrà forse un anno prima che i pubblici ministeri denuncino la scuola ma lə ex studentə stanno lottando affinché il governo provinciale sospenda tutti i finanziamenti alla scuola. Se i comportamenti denunciati dovessero accadere tutt’oggi, c’è solo da sperare che qualche attuale studentə abbia il coraggio di parlare. E non è certo facile…

 

Ginevra Campaini
©2022 Il Grande Colibrì
immagine: elaborazione da foto Diagustin Gunawan, Unsplash

 

Ginevra Campaini: “Mi chiamo Ginevra e non sopporto gli stereotipi delle categorie maschile e femminile. Scrivo per imparare, capire e condividere quello che succede a me e alle persone LGBT+ nel mondo” > leggi tutti i suoi articoli

Leave a Reply